Smartphone Xiaomi: allarme HenBox

Partiamo dall’inizio. Cos’è un malware?

Un malware o software dannoso tradotto in italiano, non è altro che un programma che disturba un sistema informatico, PC, smartphone e affini, con l’intento, il più delle volte, di carpirne informazioni. Dai numeri di telefono alle password, dalle foto a quelle che genericamente si chiamano informazioni sensibili sono questi gli obiettivi dei malware.

Periodicamente ne vengono scoperti di nuovi e, puntualmente, partono le raccomandazioni per evitare le infezioni. Quasi sempre si tratta di piccoli accorgimenti come non scaricare app da store non ufficiali, aggiornare le applicazioni già istallate alle ultime versioni pubblicate, controllare le autorizzazioni alle stesse app, eccetera.

HenBox: dalla Cina e per la Cina (almeno per ora!)

L’ultimo malware scoperto da ricercatori californiani è stato battezzato HenBox.

La caratteristica, definiamola così, dell’ultimo arrivato è la sua predilezione per i cinafonini, ovvero smartphone made in China. Pertanto, obiettivo di HenBox sono anche i nostri amati device a marchio Xiaomi.

Il malware sinofobico si nasconde dietro app apparentemente ufficiali. Una volta istallate si apriranno le porte delle informazioni sul nostro smartphone al software malintenzionato.

Al momento i possessori di cinafonini al di qua della Grande Muraglia possono dormire sonni tranquilli.

Sembra infatti che il malware miri a raccogliere numeri di telefono con prefisso internazionale +86 ovvero numeri di utenti della Repubblica Popolare Cinese ed in particolare utenti di etnia Yugur. 

Non solo. HenBox, una volta dentro MIUI, SO di casa Xiaomi, prende possesso del microfono e della videocamera dello smartphone ospitante.

Una bella rogna.

Non ci resta che sperare che il malware non intenda espatriare. Nel frattempo, per evitare spiacevoli infezioni e proteggere al meglio i nostri device e le informazioni in essi contenuti, ricordiamoci di scaricare ed istallare sempre applicazioni da store certificati ed originali, di aggiornare le applicazioni alle ultime versioni pubblicate ma, soprattutto, fare attenzione alle autorizzazioni richieste dagli apk che montiamo.