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Recensione Xiaomi Hybrid Pro

Xiaomi Hybrid Pro recensione

Xiaomi Hybrid Pro in 60 secondi

Sono un prodotto perfetto per quella fascia di utenti che senza spendere un patrimonio vuole portarsi a casa un prodotto “da viaggio” anche per gli audiofili. Se dovete fare un regalo ad un vostro amico o parente appassionato di musica, posso mettere una mano sul fuoco che rimarrà sorpreso e ne farà uso!

A chi non capita di incorrere in quei lassi di tempo in cui non sappiamo che fare, indossiamo delle cuffie e ci tiriamo sù con tanta buona musica? E perché rinunciare, come spesso accade, ad un buon isolamento e, soprattutto, alla qualità audio che internet può offrirci?

Stanco dei soliti auricolari che non sappiamo nemmeno più da dove arrivino (e con un qualità ben poco apprezzabile da un appassionato di musica come il sottoscritto), ho deciso di porre fine al problema. Navigando online, sono rimasto piacevolmente colpito da queste Xiaomi Hybrid Pro, tanto che ho deciso di acquistarle quasi subito. Ed eccole dopo un anno di utilizzo.

Confezione

Le cuffie arrivano in un pacchetto piuttosto grande, ben imballate e assicurate da qualunque danno esterno. Sfilato il cartone esterno, spiccano gli auricolari, all’interno di un curatissimo contenitore in plastica, avvolte in un pannello realizzato su misura. Al di sotto, presenti i tappi di ricambio, in formato XS, S e L (alle cuffie troviamo già applicati i gommini M). Nel contenitore cartaceo che occupa la parte inferiore della confezione è racchiuso il sacchettino per il trasporto: piccolo e pratico, non potrete farne a meno, se fate attenzione a non perderlo! Svuotando il tutto compare anche un foglietto di istruzioni, al solito in cinese, se non per poche traduzioni in inglese.

Una confezione curata in ogni dettaglio, piacevole la presenza del sacchetto e dei ricambi, non indifferente considerata la fascia di prezzo.

Xiaomi Hybrid Pro - confezione

Costruzione, ergonomia e design

Nonostante la poca differenza tra i vari modelli di auricolari Xiaomi, si presentanomolto raffinati e curati in ogni dettaglio. Il corpo delle cuffie è in ferro e alluminio ,con un trattamento anodizzante e una sabbiatura (a vantaggio di una maggiore resistenza, a detta di Xiaomi). Il colore grigio si abbina bene al nero dei gommini, così come al nero del cavo (in TPE).

Questo è lungo 1.25 metri e nonostante la mancanza di un ricoprimento in nylon, non si ingarbuglierà mai troppo. Ottima la qualità del cavo: molto leggero ma anche resistente. Nella parte alta c’è l’immancabile controller in metallo. I 3 pulsanti, tra loro ben distanziati, possono (perlomeno con un dispositivo Xiaomi) fungere da controllo per la musica o per il volume, quello centrale invece è particolarmente funzionale per le chiamate. Da segnalare che per i prodotti Apple sarà possibile usare esclusivamente solo quest’ultimo ed esclusivamente per controllare le tracce riprodotte.

xiaomi hybrid pro - cavo

Il jack audio da 3,5mm, anche questo di ottima fattura, è placcato in oro e garantisce una maggiore durabilità, così come una ottima qualità audio, come andremo a vedere tra poco. Peccato che non sia a 90 gradi, per sostituirlo troviamo comunque un supplemento di plastica per evitare spiacevoli rotture del cavo proprio in prossimità del jack.

Ma sono effettivamente comode? , vi starete chiedendo. Sebbene stando fermi siano ben assicurate all’ orecchio, mi è capitato di perdere un auricolare qualche volta, anche solo camminando. Ma avendo questo problema con moltissimi altri, non ne faccio una loro colpa. Si può dire invece che una volta indossate ci si dimentica di averle, aspetto necessario da considerare se si è soliti dedicarsi a canzoni non-stop per più di un’ora. Da segnalare che il dotto auricolare è inclinato di 45° e che permette alle cuffie un assetto più comodo.

Nessun particolare problema con i gommini, anche se ho deciso di passare a quelli L, andando anche a risolvere quasi del tutto l’aspetto di stabilità.

Suono

Per gli interessati, ecco un po’ di specifiche.

Potenza nominale: 5mW

Impedenza: 32 Ω

Pressione sonora: 98 dB

Range di frequenze:  20-20,000Hz

Ho deciso di acquistare queste cuffie anche perché prodotte in collaborazione con 1MORE, e in particolare con l’ingegnere italiano Luca Bignardi, vincitore di numerosi Grammy Awards, Sound Engineer e Sound Designer da più di 30 anni.

Le Xiaomi Hybrid Pro funzionano con la tecnologia ibrida. Dispongono di ben 3 Driver: 1 ad armatura bilanciata e due Driver Dinamici, uno dedicato alle frequenze basse e uno alle alte.

Il risultato è un audio che sorprende, in ogni sua forma.

Il suono è limpido, cristallino, anche sui brani più complicati da riprodurre, riesce sempre a sorprendere. Il bilanciamento è molto buono, direi ben sopra qualunque auricolare di fascia anche superiore che abbia mai provato.

xiaomi hybrid pro - cavo

Ciò che mi piace di più di queste cuffie è proprio la loro versatilità: offrono una distinta qualità per tutti i brani, capace però di aumentare notevolmente con il semplice utilizzo di un equalizzatore. Ascoltando una vasta gamma di generi musicali (dalla semplice chitarra percussiva , brani come Still Awake di Tobias Rauscher, al dubstep e house, prendendo per esempio Supernova degli Xtrullor, passando per l’hard rock, tra i molti gli AC/DC e rock, 30 STM  e simili), devo constatare che ogni genere è ben riprodotto e bilanciato quasi sempre nel modo corretto.

Dico quasi poiché, andando a cercare nel profondo i suoi difetti, possiamo evidenziare una tendenza ad elevare troppo gli alti e qualche volta anche i medi, particolarmente se ascoltiamo brani da bassi kbps…

I bassi invece sono perfetti, forse leggermente meno in risalto di quanto andrebbero, ma nel complesso vengono riprodotti in modo comparabile a macchine di ben altro livello.

Sono rimasto incredibilmente colpito dalla capacità di insonorizzazione che offrono queste Hybrid Pro: una volta indossate tendono ad isolare l’ascoltatore in maniera efficace, l’ideale per il relax, ma forse non la cosa migliore per chi corre o se comunque bisogna tenere sotto controllo l’ambiente esterno. Mi è capitato che qualcuno mi parlasse ad un tono normale a meno di un metro di distanza e anche col volume quasi al minimo non fossi in grado di sentire nulla. Un bene e un male, dipende completamente dall’uso che se ne vuole fare. Perché il suono ne guadagna molto.

Parlando di volume, ho avuto la possibilità di  confrontarle con le Piston 3 e devo dire che a parità di percentuale, le Hybrid sparavano un bel po’ più su. Il livello è infatti un po’ sopra la media.

Non intendo dire che queste cuffie permettano il miglior ascolto in assoluto, ma sfido a trovare sotto i 25 € un prodotto equiparabile: a mio parer svolgono lo stesso lavoro di cuffie da almeno 50€ in più.

La mia opinione

In un anno le cuffie non hanno perso di qualità (in modo constatabile, perlomeno!). Ottima la confezione, così come la qualità costruttiva e la qualità. Sono piacevolmente soddisfatto del mio acquisto, le ho indosso quasi sempre, anzi, le sto indossando proprio adesso. Sono un prodotto perfetto per quella fascia di utenti che senza spendere un patrimonio vuole portarsi a casa un prodotto “da viaggio” anche per gli audiofili, o per chi vuole sostituire i suoi auricolari e non ha pretese di un suono eccelso come solo la fascia più alta può garantire. Se dovete fare un regalo ad un vostro amico o parente appassionato di musica, posso mettere una mano sul fuoco che rimarrà sorpreso e ne farà uso! Le sconsiglio comunque per un uso sportivo: vanno a perdersi molti segnali dell’esterno. Se non potrete farne a meno nemmeno per lo sport, vi consiglio di abbinarle al Xiaomi Bluetooth Audio Receiver, così non correrete il rischio di tendere troppo il cavo e perdere un auricolare.

Promosse al 100%: anche in questo caso Xiaomi non delude!

Pietro
Pietro

Cuber, chitarrista e blogger... in erba!

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